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BIODETERSIVI

RICETTE DI BIODETERSIVI ECOLOGICI, ECONOMICI, EFFICACI



DETERSIVO PIATTI AL LIMONE E ACETO

INGREDIENTI: 3 LIMONI, 100 ML DI ACETO DI MELE, 400 ML DI ACQUA, 200 MG DI SALE

PROCEDIMENTO: mettere in ammollo i limoni tagliati a fette sottili, finchè iniziano a disfarsi. Togliete i semi e frullate con un frullatore ad immersione insieme al sale. Infine aggiungete l'aceto. Potete mettere più o meno acqua a seconda della consistenza che desiderate. Potete mettere il detersivo, più liquido, in un dispenser e utilizzarlo direttamente sulla spugnetta. I limoni e l'aceto sgrassano bene e lasciano un buon profumo.
Ricetta tratta da I detesivi bioallegri: http://biodetersivi.altervista.org/index_file/page0005.htm

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LISCIVA
RICETTA DI WALTER E DULCE, INSEGNATA DA MICHELA: http://www.strie.it/eco_detersivi.html

Qui bisogna essere già streghette o stregoni di campagna, o avere qualcuno che vi fornisca della buona cenere.

Le nonne lavavano la biancheria mettendo la cenere in acqua bollente, facendola decantare una notte e versando, attraverso un panno, l’acqua così ottenuta (lisciva) sopra la biancheria.

Il potere detergente della lisciva dà panni puliti, di un bianco vero che - se stesi al sole - risultano ancora più candidi.

La lisciva è basica (a base di potassio) per cui non è abbinabile con prodotti acidi (tipo aceto come ammorbidente) perché si annullano gli effetti a vicenda (a meno che non prestiate attenzione nell’aggiungere l’aceto solo a fine lavaggio).

Come fare la lisciva:
• Setacciare della buona cenere (di legna! Non carbonella o affini)

• Disporla in una grossa pentola (espressamente destinata a questo uso) e aggiungere acqua in rapporto di 1 cenere – 5 acqua (io metto 5 bicchieri di cenere setacciata e 25 di acqua). Per esperienza non fate il contrario (prima l’acqua e poi la cenere) perché la lisciva risulta più torbida.

• Portare ad ebollizione a fuoco lento, mescolando di frequente

• Far bollire circa 1 ora e mezza, 2 ore (dipende dalla quantità di acqua). E’ consigliabile a fine cottura assaggiare giusto una goccia posandola sulla punta della lingua: se pizzica appena la lisciva è pronta. Non eccedere nella bollitura in quanto diverrebbe troppo forte ed aggressiva per la pelle e l’ambiente.

• Lasciare raffreddare e decantare (magari la notte…). La parte solida si depositerà sul fondo, il liquido risulterà limpido e chiaro.

• Preparare un recipiente con qualche straccio di cotone pulito teso sopra. Versare la lisciva nel recipiente filtrandola e cercando di mantenere separate la parte solida dalla liquida. Se necessario ripetere l’operazione.

• Versare la parte liquida (lisciva) in bottiglie di plastica. Si conserva anche per anni.

• La pasta potete metterla in un vasetto e usarla come pasta lavamani, per lavare i piatti, i lavelli etc.




La lisciva è utilizzabile sia per il bucato a mano sia per quello in lavatrice. Io la uso in lavatrice, con una pallina dosatore… una bella soddisfazione!

Non allarmatevi se inizialmente alcune macchie compariranno improvvisamente: ricordate dei coprimacchia presenti nei detersivi chimici.

Le macchie ostinate possono essere pretrattate con sapone di marsiglia la sera prima, sbattute così in lavatrice e poi lavate col resto del bucato… e se rimane ancora qualche macchia potete sempre considerarla come “medaglia per la salvaguardia dell’ambiente, della vostra salute e della salute e libertà del vostro portafoglio”…

Il sapone di marsiglia è alcalino – basico come la lisciva, per cui possono essere usati insieme.

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