INCONTRARCI PER VIVERE INSIEME LA
NOSTRA CREATIVITA'......NASCE CREATI-VITA
Dopo i primi incontri ....nell'ormai lontano 2009, alcuni di noi avevano scritto qualcosa rispetto all'esperienza vissuta....lo riporto qui...
"Incontrarmi con altre persone con la stessa esigenza di fare qualcosa di concreto insieme, per un obiettivo comune.
E' stato un arricchimento ed un incoraggiamento reciproco, incontrarsi nella nostra creatività e fantasia, che e' una parte profonda di noi e ci costituisce.Questo ha fatto si' che potessi riconoscere questa mia capacità e non negarla piu', anzi farla crescere."
"Negli anni concedermi di essere creativa e' stata una
conquista.
La creativita' era una parte di me mai affrontata in autonomia.
Impegnativa, faticosa, inespressa perché inibita dalla paura del giudizio
altrui.Ho dovuto entrare, curarla, accompagnarla.
E ' stata una CONQUISTA di LIBERTA'.
Libertà di lasciar fluire la sensazione, di darle
credito, di seguirla, di lasciarmi condurre.
Concedermi la libertà della
leggerezza, del piacere, del gusto.
Con gusto oggi mi impegno, libera di
prendere cio' che arriva, non più "ansieggiata" dalla prestazione.
Leggerezza
e gusto nella forma delle piccole cose di tutti i giorni : tappi, bottoni,
bulloni.
Accosto, dispongo, coloro, affascinata da questo quotidiano sempre
così uguale eppure potenzialmente così diverso.
La realtà di questo
gruppo mi ha resa produttiva. Portare il mio contributo, essere vista,
confrontarmi, scambiare hanno dato valore e dignità al mio lavoro. Lavorare
insieme ha connotato l' esperienza creativa di una RICCHEZZA UMANA
“galoppante”.
Ci siamo accompagnate, incoraggiate, confortate,
nutrite.......VITALIZZATE.
L' esserci viste con continuità ha portato i
suoi frutti, in particolare ha suscitato in noi voglia di fare , di
sperimentare, di provarci ancora.....
Idee, progetti, aspirazioni, sogni
….presenti in ciascuna di noi.....
che la dimensione del gruppo ha
potentemente risvegliato.
Lavorare a questi oggetti mi ha ricordato che ho
bisogno di
TENERE INSIEME,
COLORARE,
DARE NUOVA FORMA,
al mio quotidiano.
Quando sono creativa mi sento
libera ed aperta.......NUOVA VITA può scorrere in me.
……uff…… la mia giornata è giunta
quasi la termine, sono le diciotto e trenta e sono stanca, gli occhi
soprattutto e un’oppressione al petto….le ore davanti al video, il cervello
ancora in “fibrillazione”, lo stress…..Chiudo la porta
dell’ufficio.
Mi siedo al volante mi allontano
chilometricamente ma
contemporaneamente mi alleno ad
allontanarmi
anche col corpo e con la
mente….Accendo il motore e guido piano….mi allontano, mi allontano…..-da un po’
di tempo in qua ci riesco….eeh….eeh…-
Arrivando da Anna mi porto appresso
la sottile stanchezza del cuore e
degli occhi (la sento dentro) ma qui,
sorrisi, benevolenza e affetto mi accolgono: Anna, Anna di Villafranca, Annalisa
nel disordine colorato di barattoli, colori, tappi, legnetti, mobiles, colle,
pennelli: il terrazzo di casa trasformato in atelier
d’artisti….
Più tardi…..eccoci….noi all’opera, in
silenzio, assorte nel lavoro e poi cicaleccianti nel condividere pareri su
quello che si crea sotto i nostri occhi, quel colore, quella pennellata, la
disposizione zen dei sassi color lillà, la prospettiva dello scorcio di
campagna francese sul legnetto, il ready-made “notturno” creato da piccole
forme del quotidiano (tappi-viti-rotelle-spille-bottoni), risate
ricostituenti…..
Gradualmente riprendo energia,
respiro energia a pieni polmoni e la calma mi invade…..la gratitudine per
essere qui…
Sono più sensibile ora alle compagne
ancora affaccendate, sui loro volti il coinvolgimento infantile e l’impegno
adulto….qui mi do la libertà di inventare forme e cose così….come vengono. La
creatività sgorga, una parte di me taciturna riaffiora e mi
nutre.
E attorno a me il fermento della
vita, più visibile ora mentre stiamo facendo queste “piccole” cose per noi e
per gli altri….è una condizione questa, della condivisione che mi fa sentire
parte di un tutto…io, microscopica ma fondamentale tessera di un mosaico
caleidoscopico dove il compimento della mia vita è necessario al compimento del
tutto!
"...avevamo cominciato con qualche mazzolino di fiori ....nessuno di noi aveva mai composto
mazzi prima!
L’allegria nel cercare rametti, bacche, fiorellini, (...e
non parliamo del rischio nell’andarli a cercare intorno alle cascine!!) il
piacere di metterli insieme con la massima libertà, lo stupore condiviso nel
vedere che erano venuti bene (...alla faccia della nostra immagine negativa!!)
la soddisfazione nel vederli apprezzati....hanno spinto a
continuare.
Vivo un lavoro impegnativo, come
tutti! In questo lavoro, a contatto con persone che portano una difficoltà più o
meno grande, la creatività non trova troppo spazio, almeno quella legata a
materiali concreti. Poter ‘ritagliare’ uno spazio e un luogo dove viverla e
viverla insieme ad altri, è stata la scoperta di una dimensione di gioco , di
leggerezza, di incoraggiamento reciproco, di fantasia, di possibilità di
costruire qualcosa che magari non serve a niente ma permette di dare forma a
un’idea
Colori (...grazie Annalisa!!) pennelli, pietre, pezzi di legno, scatolette ( non avevo mai notato quante ne
uso e quante ne butto!) tappi, cd usati, tutti materiali di scarto che non solo
non si buttano ma riprendono una nuova vita! Ecco, questa creatività nel trovare
nuove forme per oggetti comuni è un’esperienza semplice e alla portata, e, per
me, aiuta l’allegria e il divertimento
Di questi incontri mi resta l’esperienza
concreta:di sperimentare i nostri“talenti” (nella misura in cui sono presenti in noi...e ognuno ha la
sua!) e così di lasciare spazio a una vena “artistica” alla faccia dell’idea
dell’”artista” ( “Eh ma bisogna essere davvero bravi per essere artisti!”): in
sostanza è bello cantare e posso farlo anche se non sono così
intonata!
Di scoprire le sfumature diverse di ognuno: c’è chi ha la specialità degli oggetti piccoli
da disporre, chi riesce meglio con le righe, chi ama le scatolette, chi davvero
sa dipingere, chi si rende disponibile a....colorar tappi, chi ha un’idea ( i
tappi doppi!) che non riesce a stare insieme, ma la porta avanti con
determinazione!
Di sentirsi autorizzati e incoraggiati nel dar forma alla propria
fantasia
Di osare proporre il proprio‘prodotto’ e in questa esperienza piccola e concreta...di
esistere
Di sperimentare il piacere e il gusto della condivisione ( di tempo, energie, materiali,
creatività, spazi, idee, esperienze, pareri,
emozioni...)
Di ridare vita a materiali poco pregiati ( per usare un eufemismo) e di recupero
Di vivere una forma ordinaria e semplice di gratuità, nel ritrovarsi e costruire in vista
di questa giornata di incontro
E, ultimo ma non meno importante, di ritagliare con impegno uno spazio di GIOCO e di leggerezza nel nostro
quotidiano
Tutto questo per me è importante perchè continua a ‘lavorare’ l’immagine che ho di me: mi vedo più
capace di inventare, di giocare, di osare provare, di lasciarmi vedere nel
divertimento, nella leggerezza, nelle cose che vengono meglio e in quelle che
vengono meno bene, credo e sento che sono più libera nella mia capacità di
espressione di me.
Questi sono i ‘frutti’nascosti negli oggetti riciclati che
osiamo proporre, spero davvero che se ne senta il profumo e che piccoli semi di
condivisione, gioco, leggerezza, gratuità, incoraggiamento reciproco, ricchezza
della differenza continuino a crescere nelle nostre case !
"Incontrarmi con altre persone con la stessa esigenza di fare qualcosa di concreto insieme, per un obiettivo comune.
E' stato un arricchimento ed un incoraggiamento reciproco, incontrarsi nella nostra creatività e fantasia, che e' una parte profonda di noi e ci costituisce.Questo ha fatto si' che potessi riconoscere questa mia capacità e non negarla piu', anzi farla crescere."
"Negli anni concedermi di essere creativa e' stata una
conquista.
La creativita' era una parte di me mai affrontata in autonomia.
Impegnativa, faticosa, inespressa perché inibita dalla paura del giudizio
altrui.Ho dovuto entrare, curarla, accompagnarla.
E ' stata una CONQUISTA di LIBERTA'.
Libertà di lasciar fluire la sensazione, di darle
credito, di seguirla, di lasciarmi condurre.
Concedermi la libertà della
leggerezza, del piacere, del gusto.
Con gusto oggi mi impegno, libera di
prendere cio' che arriva, non più "ansieggiata" dalla prestazione.
Leggerezza
e gusto nella forma delle piccole cose di tutti i giorni : tappi, bottoni,
bulloni.
Accosto, dispongo, coloro, affascinata da questo quotidiano sempre
così uguale eppure potenzialmente così diverso.
La realtà di questo
gruppo mi ha resa produttiva. Portare il mio contributo, essere vista,
confrontarmi, scambiare hanno dato valore e dignità al mio lavoro. Lavorare
insieme ha connotato l' esperienza creativa di una RICCHEZZA UMANA
“galoppante”.
Ci siamo accompagnate, incoraggiate, confortate,
nutrite.......VITALIZZATE.
L' esserci viste con continuità ha portato i
suoi frutti, in particolare ha suscitato in noi voglia di fare , di
sperimentare, di provarci ancora.....
Idee, progetti, aspirazioni, sogni
….presenti in ciascuna di noi.....
che la dimensione del gruppo ha
potentemente risvegliato.
Lavorare a questi oggetti mi ha ricordato che ho
bisogno di
TENERE INSIEME,
COLORARE,
DARE NUOVA FORMA,
al mio quotidiano.
Quando sono creativa mi sento
libera ed aperta.......NUOVA VITA può scorrere in me.
……uff…… la mia giornata è giunta
quasi la termine, sono le diciotto e trenta e sono stanca, gli occhi
soprattutto e un’oppressione al petto….le ore davanti al video, il cervello
ancora in “fibrillazione”, lo stress…..Chiudo la porta
dell’ufficio.
Mi siedo al volante mi allontano
chilometricamente ma
contemporaneamente mi alleno ad
allontanarmi
anche col corpo e con la
mente….Accendo il motore e guido piano….mi allontano, mi allontano…..-da un po’
di tempo in qua ci riesco….eeh….eeh…-
Arrivando da Anna mi porto appresso
la sottile stanchezza del cuore e
degli occhi (la sento dentro) ma qui,
sorrisi, benevolenza e affetto mi accolgono: Anna, Anna di Villafranca, Annalisa
nel disordine colorato di barattoli, colori, tappi, legnetti, mobiles, colle,
pennelli: il terrazzo di casa trasformato in atelier
d’artisti….
Più tardi…..eccoci….noi all’opera, in
silenzio, assorte nel lavoro e poi cicaleccianti nel condividere pareri su
quello che si crea sotto i nostri occhi, quel colore, quella pennellata, la
disposizione zen dei sassi color lillà, la prospettiva dello scorcio di
campagna francese sul legnetto, il ready-made “notturno” creato da piccole
forme del quotidiano (tappi-viti-rotelle-spille-bottoni), risate
ricostituenti…..
Gradualmente riprendo energia,
respiro energia a pieni polmoni e la calma mi invade…..la gratitudine per
essere qui…
Sono più sensibile ora alle compagne
ancora affaccendate, sui loro volti il coinvolgimento infantile e l’impegno
adulto….qui mi do la libertà di inventare forme e cose così….come vengono. La
creatività sgorga, una parte di me taciturna riaffiora e mi
nutre.
E attorno a me il fermento della
vita, più visibile ora mentre stiamo facendo queste “piccole” cose per noi e
per gli altri….è una condizione questa, della condivisione che mi fa sentire
parte di un tutto…io, microscopica ma fondamentale tessera di un mosaico
caleidoscopico dove il compimento della mia vita è necessario al compimento del
tutto!
"...avevamo cominciato con qualche mazzolino di fiori ....nessuno di noi aveva mai composto
mazzi prima!
L’allegria nel cercare rametti, bacche, fiorellini, (...e
non parliamo del rischio nell’andarli a cercare intorno alle cascine!!) il
piacere di metterli insieme con la massima libertà, lo stupore condiviso nel
vedere che erano venuti bene (...alla faccia della nostra immagine negativa!!)
la soddisfazione nel vederli apprezzati....hanno spinto a
continuare.
Vivo un lavoro impegnativo, come
tutti! In questo lavoro, a contatto con persone che portano una difficoltà più o
meno grande, la creatività non trova troppo spazio, almeno quella legata a
materiali concreti. Poter ‘ritagliare’ uno spazio e un luogo dove viverla e
viverla insieme ad altri, è stata la scoperta di una dimensione di gioco , di
leggerezza, di incoraggiamento reciproco, di fantasia, di possibilità di
costruire qualcosa che magari non serve a niente ma permette di dare forma a
un’idea
Colori (...grazie Annalisa!!) pennelli, pietre, pezzi di legno, scatolette ( non avevo mai notato quante ne
uso e quante ne butto!) tappi, cd usati, tutti materiali di scarto che non solo
non si buttano ma riprendono una nuova vita! Ecco, questa creatività nel trovare
nuove forme per oggetti comuni è un’esperienza semplice e alla portata, e, per
me, aiuta l’allegria e il divertimento
Di questi incontri mi resta l’esperienza
concreta:di sperimentare i nostri“talenti” (nella misura in cui sono presenti in noi...e ognuno ha la
sua!) e così di lasciare spazio a una vena “artistica” alla faccia dell’idea
dell’”artista” ( “Eh ma bisogna essere davvero bravi per essere artisti!”): in
sostanza è bello cantare e posso farlo anche se non sono così
intonata!
Di scoprire le sfumature diverse di ognuno: c’è chi ha la specialità degli oggetti piccoli
da disporre, chi riesce meglio con le righe, chi ama le scatolette, chi davvero
sa dipingere, chi si rende disponibile a....colorar tappi, chi ha un’idea ( i
tappi doppi!) che non riesce a stare insieme, ma la porta avanti con
determinazione!
Di sentirsi autorizzati e incoraggiati nel dar forma alla propria
fantasia
Di osare proporre il proprio‘prodotto’ e in questa esperienza piccola e concreta...di
esistere
Di sperimentare il piacere e il gusto della condivisione ( di tempo, energie, materiali,
creatività, spazi, idee, esperienze, pareri,
emozioni...)
Di ridare vita a materiali poco pregiati ( per usare un eufemismo) e di recupero
Di vivere una forma ordinaria e semplice di gratuità, nel ritrovarsi e costruire in vista
di questa giornata di incontro
E, ultimo ma non meno importante, di ritagliare con impegno uno spazio di GIOCO e di leggerezza nel nostro
quotidiano
Tutto questo per me è importante perchè continua a ‘lavorare’ l’immagine che ho di me: mi vedo più
capace di inventare, di giocare, di osare provare, di lasciarmi vedere nel
divertimento, nella leggerezza, nelle cose che vengono meglio e in quelle che
vengono meno bene, credo e sento che sono più libera nella mia capacità di
espressione di me.
Questi sono i ‘frutti’nascosti negli oggetti riciclati che
osiamo proporre, spero davvero che se ne senta il profumo e che piccoli semi di
condivisione, gioco, leggerezza, gratuità, incoraggiamento reciproco, ricchezza
della differenza continuino a crescere nelle nostre case !